Augusto Pinochet non fu soltanto un terribile e sanguinario dittatore, che prese il potere con un colpo di stato militare deponendo il legittimo presidente Salvador Allende e che fece sparire migliaia di oppositori politici facendoli torturare e gettare in mare con i "voli della morte". Augusto Pinochet da martedì scorso è ufficialmente anche un… ladrón, un ladro che, approfittando della sua posizione di potere sottrasse fondi pubblici girandoli nei suoi conti personali negli Stati Uniti e nascondendoli al Paese e alla Giustizia.
Il VII Tribunale Civile di Santiago ha emesso una sentenza che ripara almeno in parte gli abusi e le ruberie commessi dal dittatore e dalla sua banda di criminali, condannando 16 persone tra gli eredi a restituire allo Stato oltre 16,2 milioni di dollari: «Sebbene non sia stato possibile far valere la responsabilità penale del signor Pinochet Ugarte a causa della sua morte - recita la sentenza del Tribunale di Santiago - è accertato (...) che ha commesso atti che hanno comportato la sottrazione di denaro pubblico, stimando che le sue entrate non giustificate ammontavano ad almeno 17.886.323 dollari USA, provenienti dai fondi di spesa riservati alla Presidenza della Repubblica, alla Casa Militare e al Comandante in Capo dell'Esercito Cileno».
«Pertanto - prosegue sempre la sentenza di 52 pagine del Tribunale - l'ammontare del profitto suscettibile di essere percepito dai convenuti è costituito dalla parte dei beni illecitamente ottenuti dal defunto che non sono stati già confiscati, per un importo complessivo di 16.244.768,74 dollari, in modo che la distribuzione del profitto tra la successione deve essere fatta in proporzione ai diritti nell'eredità». Per arrivare a questa sentenza il Tribunale ha dovuto respingere la richiesta di prescrizione della difesa, sottolineando come gli effetti patrimoniali del danno siano ancora in vigore.
La sentenza arriva sette anni dopo la chiusura del caso Riggs, nel quale la Corte Suprema ha indagato, senza trovare nessun colpevole, sui delitti di corruzione commessi durante la dittatura. A seguito della chiusura di questo processo, il Consiglio di Difesa dello Stato ha presentato al Tribunale di Santiago una causa per “dolo altrui”, chiedendo che i fondi sottratti indebitamente dal dittatore potessero essere richiesti ai suoi successori, tra cui Lucía Hiriart, la defunta vedova dell'ex comandante in capo dell'esercito, e altre 15 persone poiché avrebbero tratto vantaggi dalla frode.
Il patrimonio, macchiato del sangue di tante e tanti cileni, è venuto alla luce solo nel 2004 quando una sottocommissione del Senato degli Stati Uniti che indagava sui finanziamenti al terrorismo dopo l’attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono, scoprì il denaro in diversi conti correnti registrati con i falsi nomi di Daniel López o John Long.
La sentenza del VII Tribunale Civile di Santiago è di primo grado, pertanto gli eredi del dittatore potranno ricorrere in appello e alla Corte Suprema. Ma, anche se potranno cambiare le sentenze dei tribunali, la “sentenza” della memoria resterà tale per sempre: Pinochet, il dittatore sanguinario... y ladrón.