La colpa è del capitalismo


Che i potenti difendano il capitalismo è cosa risaputa e “naturale” perché, difendendo tale sistema essi difendono i loro interessi, i loro profitti, i loro privilegi. Lascia perplessi invece la difesa del capitalismo da parte di persone “comuni” che in nome di una supposta libertà, sbandierata ai quattro venti ma sempre più limitata nella realtà, diventano incredibilmente strumento dei potenti, spesso a loro insaputa, altre volte invece, ancora più inspiegabilmente, con sconcertante consapevolezza.

Nonostante ciò che dicono e pensano i negazionisti, i problemi sono sotto gli occhi di tutti: guerre, cambiamenti climatici, sfruttamento del lavoro, razzismo, violenza, una società sempre più individualista, arrivista ad ogni costo, egoista e violenta che rende difficile vivere con dignità e con serenità: la guerra non è solo in Ucraina o a Gaza ma, con le dovute proporzioni, è una guerra al supermercato, o in coda al semaforo, è una guerra in pronto soccorso o al ristorante, non ci si può fidare più di nessuno perché intorno abbiamo solo persone maleducate, arroganti e che vogliono fregarci. Eppure tutto ciò non basta a far cambiare idea ai tanti che lo ritengono il solo mondo possibile. Diciamolo con chiarezza, il mondo capitalista fa acqua da tutte le parti.

Cosa si possa fare per convincere le persone a lottare contro il capitalismo davvero non lo so. A volte viene da rassegnarsi di fronte alle ingiustizie che quotidianamente avvengono senza che vi siano proteste, sollevazioni o rivolte, altre volte si rimane interdetti dalla ferocia e dall’odio che, dall’alto ma anche dal basso, gli esseri umani dimostrano nei confronti di altri esseri umani. Altre ancora, la maggior parte delle volte per quanto mi riguarda, viene voglia di urlare forte per la rabbia, degna, viene voglia di far qualcosa contro questo mondo che odia, fa guerre che uccidono altri esseri umani e distrugge la propria e unica casa, la Pachamama. E allora, proviamo a fare un gioco. Se puntare l’accento sulle questioni globali è troppo da “intellettuali” sinistroidi e non viene capito, proviamo a vedere se è più convincente utilizzare concetti meno sofisticati e considerando esclusivamente i problemi che quotidianamente le persone “comuni” affrontano. Iniziamo dunque.

Una delle prime voci di lamento è quella relativa al lavoro. Turni massacranti, capi dispotici e colleghi antipatici e che non fanno niente sono solo alcuni dei problemi che comunemente ogni lavoratore deve affrontare quotidianamente. Di più, gli stipendi sempre da fame, fermi al 1990, che arrivano, se arrivano, mesi dopo, con ferie, TFR o straordinari spesso non pagati. E per i più sfortunati, l’incontro con la morte a causa delle scarse norme di sicurezza rispettate nei luoghi di lavoro. Fatalità? Sfortuna? Destino? No, la colpa è del capitalismo che vi vuole schiavi del padrone, sottopagati, senza diritti, ma con responsabilità. Precari perché altrimenti l’economia, cioè loro i padroni, non cresce. Vi hanno abituato, e convinto, che è giusto così, che per lo sviluppo e la crescita economica bisogna sacrificarsi tutti, ma a sacrificarsi sei sempre e solo tu lavoratore, mentre i tuoi colleghi se la spassano e il tuo padrone si arricchisce vergognosamente col tuo sudore. Divide et impera, funziona bene dai tempi dell’Impero Romano .

A scuola di vostro figlio è un disastro. Vostro figlio che si lamenta della mensa, edifici decadenti e mancanza di materiali che vi tocca pure portarvi la carta igienica o le salviette da casa che nemmeno quelle gli danno, insegnanti incompetenti ed arroganti. No, non è colpa delle maestre o delle bidelle, la colpa, anche in questo caso, è del capitalismo, che invece di pensare al benessere di vostro figlio non investe sulla qualità, perché per vincere l’appalto, l’azienda che gestisce la mensa ha fatto una proposta al ribasso, che vuol dire meno qualità nei prodotti e condizioni di sfruttamento dei lavoratori. Disinvestimento che vuol dire anche insegnanti mal pagati, precari, frustrati e impreparati per un ruolo così importante. E ancora, vuol dire edifici che cadono a pezzi, con l’ultima imbiancata che risale al 1970, con banchi, sedie e arredamento scolastico che starebbero bene in un museo sul Novecento. La colpa, ribadisco, è del capitalismo, di quei governi che non investono nell’istruzione perché vogliono così i vostri figli, stupidi, ignoranti e accondiscendenti, ma è un po’ colpa vostra anche vostra che non date importanza all’istruzione e non protestate per i continui tagli all’istruzione mentre per le armi i soldi li trovano sempre. E d’altra parte ci sarà sempre bisogno di qualcuno che obbedisca senza discutere all’ordine di premere quel grilletto.

Come mancano i soldi per l’istruzione, mancano sempre anche per la salute. Non ci credete? E allora come mai secondo voi per quella semplice visita non hanno trovato posto negli ospedali e presidi sanitari della vostra città e vi hanno messo in una lista d’attesa da cui nessuno mai vi richiamerà? E come mai, se pagate cash, il posto ce lo avete per la settimana successiva? Perché, come sopra, la colpa è del capitalismo, che ha trasformato i presidi sanitari in aziende con l’obbligo di fatturare, che ha smantellato la sanità pubblica favorendo quella privata, non pagando a sufficienza quel medico che ha investito anni in studi carissimi e che ora in ospedale è costretto a turni massacranti per uno stipendio da fame mentre se lavora privatamente prende il triplo o quadruplo lavorando metà tempo.

Ma passiamo ad altro. Nel vostro quartiere ci sono sempre più persone che fuggono dai luoghi d’origine e “invadono” la vostra terra, la vostra casa. Dite la verità, voi non siete razzisti, ma quella puzza d’aglio e curry è insopportabile, quei veli che coprono i volti “illegali” (che arretrati e incivili questi negri), quelle tradizioni inaccettabili perché non si vogliono integrare. Che se ne tornino a casa propria! Vi stupirà sapere che anche in questo caso la colpa è del capitalismo che vi ha convinto che il vostro nemico sia il più povero, il diverso, l’emarginato, che viene a casa vostra a rubarvi tutto quello che avete e invece è il sistema capitalista, che ha depredato le terre di quelli che credete vostri nemici, le ha saccheggiate, ha provocato guerre e reso impossibile viverci in pace e con dignità, costringendo milioni di persone a fuggire e a cercare riparo altrove.

I cambiamenti climatici sono una fake news e gli ambientalisti vi fanno solo perdere il vostro prezioso tempo impedendovi di fare i bravi soldatini e arrivare puntuali al lavoro? Però quella grandinata pazzesca dell’altro giorno e quell’altra ancora della settimana precedente che vi hanno distrutto la vostra bella auto nuova che dovete ancora finire di pagare vi ha fatto incazzare da morire. E quell’inondazione del fiume vicino a casa che vi ha allagato tutta la taverna facendo migliaia di euro di danni che nessuno vi rimborserà mai, lo stesso, vi ha fatto andare via di testa. Avete maledetto la pioggia, il fiume, i politici comunisti magna-magna ma la colpa è sempre e solo del capitalismo e del suo modello produttivo e distruttivo che sta stravolgendo il clima provocando eventi atmosferici sempre più estremi e sempre più frequenti che devastano l’ambiente ma anche le vostre preziose cose.

Siete stati derubati o picchiati in strada e nessuno vi ha aiutato, girandosi dall’altra parte. Avete bucato la ruota in autostrada e nessuno si è fermato a chiedere se avevate bisogno di una mano. A lavoro il capo vi fa mobbing e i vostri colleghi vi hanno voltato le spalle. Quello stronzo del vicino ha parcheggiato su due posti e a voi tocca fare un chilometro a piedi per tornare a casa. Avete rischiato la vita per attraversare la strada sulle strisce e il tizio in macchina manco si è fermato. La colpa è del capitalismo, che vi ha offuscato il cervello attraverso la televisione, gli smartphone, o quelle serie televisive che vi piacciono tanto, vi ha fatto credere di vivere in un film dove siete i protagonisti, gli eroi invincibili contro il mondo intero e ora ne pagate le conseguenze. È la società individualista e arrivista che tanto vi piace, ma che nella vita reale ha delle terribili controindicazioni: rimanete soli.

Avete provato a fare i furbi col fisco perché così fan tutti ma vi hanno “bevuto” all’istante, vi hanno scoperto il restauro abusivo della vostra casa e ora dovete pagare una multa salatissima? La colpa è del capitalismo che vi fa credere di vivere nel mondo delle libertà dove ognuno può fare quel che vuole ma la realtà è che solo i ricchi e potenti hanno la libertà di fare quel che vogliono, reati compresi, mentre voi, noi, poveri cristi paghiamo i loro interessi, i loro profitti, i loro privilegi e per ogni singola nostra azione. E di noi ormai a nessuno interessa più, siamo diventati solo gli sfigati che si son fatti beccare, delle pedine in mano ai potenti, dei loser da disprezzare.

E ne usciremo solamente unendoci, informandoci, organizzandoci contro il vero ed unico nemico della nostra società e della nostra felicità: il capitalismo.

«¡Despertemos, despertemos humanidad ya no hay tiempo! Nuestras conciencias serán sacudidas por el hecho de estar solo contemplado la autodestrucción basada en la depredación capitalista, racista y patriarcal».

Berta Cáceres
Nuova Vecchia