Le bombe su Afrin

Le bombe turche cadono dal cielo sulla democrazia.
Le bombe della NATO cadono dal cielo sulla pace.
Le bombe dei mercanti di morte cadono dal cielo sulla dignità.
Le bombe jihadiste cadono dal cielo sulla Vita.

Cadono su Afrin e seminano terrore, morte e distruzione.
Cadono e dilaniano e ammazzano esseri umani: bambini, donne, anziani e giovani.
Cadono e distruggono ogni cosa: case, scuole, ospedali, piazze.
Cadono e costruiscono deserti di macerie.

Deflagrano nel silenzio complice del potere.
Deflagrano nell'ignavia di chi non alza la voce.
Deflagrano nell'ipocrisia di chi vede la violenza in chi protesta.
Deflagrano nell'infamia di chi gioisce per una vita spezzata.

Sono bombe inaccettabili
perché lì, tra quelle macerie ci sono uomini e donne, vecchi e bambini che resistono, che non si arrendono, che vivono e amano la vita e che, davanti ai fascisti di daesh che tanto odiamo e temiamo, non si sono tirati indietro, hanno lottato, sofferto e vinto. 

Anche per noi.



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