Il 26 settembre di tre anni fa, 43 studenti della Escuela Normal Rural Isidro Burgos di Ayotzinapa sono stati fatti sparire dal narcoestado messicano.
In questi tre anni abbiamo assistito all'indifferenza del potere, abbiamo assistito ai depistaggi delle autorità per nascondere le proprie responsabilità nella sparizione, abbiamo assistito a indagini ufficiali vergognose che calpestano la dignità e l'intelligenza delle persone.
Abbiamo però anche assistito a contro inchieste, non ufficiali ma scientificamente inoppugnabili che hanno smascherato le responsabilità del governo di Enrique Peña Nieto. Abbiamo assistito alla crescita di un movimento di solidarietà internazionale che in tantissime parti del mondo ogni 26 del mese, ha camminato insieme ai genitori per chiedere verità e giustizia.
Soprattutto, abbiamo assistito alla grandissima forza e dignità dei genitori dei 43 ragazzi scomparsi che in questi tre anni non si sono mai arresi, non hanno mai claudicato, non si sono venduti e, uniti, continuano a chiedere l'unica cosa possibile: verità e giustizia.
Abbiamo capito che raggiungere la verità non è una questione di giustizia, ma di potere.
La lotta dei genitori di Ayotzinapa è diventata un simbolo per tutte e tutti perché "è parte del genocidio dei los de arriba contro i los de abajo".
Per tutto questo, #AyotzinapaSomosTodos
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