Il razzismo uccide

Sono morte tre persone, una ragazza e due bambine. Probabilmente uccise. Bruciate vive dal "sacro" fuoco del razzismo, dell'indifferenza, dell'odio, del disprezzo e dell'intolleranza.

Di fronte a questo orrore non c'è giustificazione alcuna, non esistono scuse razziali, non esistono i "se la sono cercata."

Di fronte a questo orrore non basta più il rispettoso silenzio per chi non c'è più, non basta più l'indignazione sui social.

Di fronte a questo orrore l'unica reazione umana possibile è il rifiuto di ogni opinione che non sia la condanna "senza se e senza ma" per quel fuoco assassino

Di fronte a questo orrore l'unica risposta possibile è la battaglia quotidiana in ogni quartiere e con ogni mezzo, contro chi invoca quel fuoco assasino, ne gioisce o rimane indifferente alla sua comparsa.

Quel fuoco assassino ha una mano incendiaria colpevole, ha dei mandanti teorici colpevoli, che soffiano sull'odio, sul razzismo e sulla disumanità, che invocano ruspe sui campi rom e ronde securitarie contro la povertà.

Quel fuoco assassino ha però anche dei complici silenti in quanti accettano che queste idee si propaghino, in quanti si appellano alla libertà d'espressione anche per chi dà ossigeno al razzismo.

Il razzismo porta disuguaglianze, discriminazione, negazione di diritti, porta terrore, sofferenza e morte.

Il razzismo non è un'idea, non ha alcun diritto, non può avere nessuno spazio nella società.
Nuova Vecchia