La pietà è morta nel Canale di Sicilia, annegata ancora bambina, gli occhi colmi di terrore.
La pietà è morta alle frontiere murate dell'Europa dell'Est, e ha il volto disperato e gonfio dalle manganellate di un giovane padre che cerca di portare in salvo la sua famiglia.
La pietà è morta quando è stato concesso spazio alla propaganda dell'intolleranza, dell'odio, della discriminazione, del rifiuto, del respingimento, della gioia disumana nel vedere un barcone affondato.
La pietà è morta nell'indifferenza generale, nel considerare numeri le vite perdute, nel girarsi dall'altra parte.
La pietà è morta nelle parole fredde, disumane, colme di odio di chi fa della sofferenza altrui, delle diversità, del colore della pelle, della provenienza geografica, una discriminante tra chi è meritevole di essere considerato umano e chi invece va ripudiato, respinto, disprezzato.
La pietà è morta con chi semina odio, intolleranza, razzismo.
La pietà è morta con chi costruisce una società divisa in eletti e sfruttati.
La pietà è morta con chi è in una guerra senza confini contro l'umanità.
La pietà è morta e non è che se in vita sei una merda poi muori santo.
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